…oggi è l’ennesima giornata in casa, ma mi sento allegra e tranquilla. Strano, perché solitamente non è così. Ma mi sento tanto sola.
Finora la mia quarantena si è svolta così: i primi giorni andavo al lavoro con mia nonna invece ultimamente sono stata a casa perché lei pensa che sia più sicuro.
Mi sveglio, faccio colazione e inizio le videolezioni, poi pranzo. Nel pomeriggio faccio i compiti e mi faccio aiutare da Alessandra del CAG. Insieme alle educatrici del CAG e ad altri ragazzi ci connettiamo su skype e facciamo insieme un po’ di allenamenti, karaoke, laboratori, ma anche due chiacchiere per sconfiggere la noia.
La cosa che mi piace di più è poter rivedere i miei amici dopo tanto tempo. Ogni tanto ci penso, e mi manca moltissimo la mia quotidianità: gli amici, i compagni, i prof, gli educatori del CAG. Però penso che passare tanto tempo con i nonni è bello, mi piace stare a casa con loro.
Sono preoccupata per questo coronavirus, perché ci sta portando via la vita reale, i telegiornali dicono che è una guerra invisibile e questo mi spaventa un po’. La mia speranza è che questo periodo passi in fretta.
A. I. , prima media