In questi giorni ci siamo chiesti come possiamo essere d’aiuto alle “nostre” famiglie, come sostenere i genitori dei ragazzi e dei bambini che incontriamo ogni giorno, anche in questo tempo difficile. La nostra priorità rimangono loro, con le loro domande, i loro silenzi, la loro emotività… per questo ci sembrava utile offrirvi qualche spunto di riflessione e darvi qualche piccolo suggerimento per provare ad affrontare insieme questo momento così delicato. Gli interrogativi sono tanti e non sempre gli adulti hanno le parole per rispondere a tutto. D’altra parte i bambini e i ragazzi non aspettano le spiegazioni degli adulti per interpretare ciò che accade attorno a loro, ma si creano una loro personale idea. Per questo è fondamentale parlare con i vostri figli, in modo semplice e diretto, per evitare che queste idee si formino in modo sbagliato o confuso. I bambini e i ragazzi hanno bisogno di sapere ciò che avviene attorno a loro e gli adulti hanno la responsabilità di preservarli il più possibile dall’inquietudine. Occorre dunque usare un linguaggio appropriato e comprensibile in relazione alla loro età. Alcuni bambini, ad esempio, faticano a seguire spiegazioni fatte solo di parole, e hanno bisogno del contributo di racconti e disegni. Del resto le tante domande sul virus investono i piccoli, ma non lasciano indifferenti nemmeno i grandi che possono reagire con preoccupazione e ansia a questo vissuto di impotenza. Per tutti è faticoso confrontarsi con le precauzioni, l’isolamento, le mascherine, le giornate prive delle solite routine quotidiane. Anche i bambini e i ragazzi, come gli adulti, possono pertanto risentire dell’ansia e dello stress di questo periodo e crediamo che aiutarli ad esprimere le loro emozioni e a far capire loro ciò che sta succedendo senza spaventarli sia un metodo efficace per accompagnarli in questo momento così delicato.
“Le parole sono importanti”